L’ultimo anno della scuola dell’infanzia assume una particolare importanza in quanto è proprio nel corso di questo anno che si sviluppano i prerequisiti fondamentali per il futuro apprendimento delle abilità strumentali (lettura, scrittura e calcolo), necessari per acquisire le nuove conoscenze. 

Con l’espressione Prerequisiti degli Apprendimenti facciamo riferimento ad un insieme di competenze che coinvolgono specifiche funzioni cognitive, connesse ad aspetti attentivi, motori e motivazionali, e che sono alla base della successiva strutturazione delle conoscenze e degli apprendimenti formali. 

In altri termini tali prerequisiti possono essere definiti come le fondamenta sulle quali il bambino potrà poi edificare e strutturare le successive attività scolastiche.


                   Quali sono questi prerequisiti?

I prerequisiti sono vari e complessi e, ovviamente, sarebbe impossibile trattarli tutti in maniera approfondita. I principali sono:

    • Competenze metafonologiche

    • Coordinazione oculo-manuale

    • Discriminazione uditiva-visiva

    • Abilità logico-matematiche

    • Abilità narrative

    •  Attenzione e memoria di lavoro

    •  Denominazione rapida

      

1) Competenze metafonologiche

Con questo termine si indica «La capacità di percepire e riconoscere per via uditiva i fonemi che compongono le parole del linguaggio parlato, operando adeguate trasformazioni con gli stessi» (Bortolini, 1995).

Durante l'ultimo anno nella scuola d'infanzia le competenze metafonolgiche vengono stimolate attraverso la proposta di vari giochi e attività che invitano i bambini a riflettere sulle componenti che costituiscono le parole partendo dall'unità base della sillaba. In questo caso si parla di competenze metafonologiche globali. Solo successivamente con l'accesso alla scuola primaria i bambini iniziano a cogliere ed analizzare unità ancora più piccole delle sillabe ovvero i fonemi. In questo caso si parla di competenze metafonologiche analitiche.

Un bambino che termina la scuola dell’infanzia dovrebbe essere in grado di:

        • Dividere una parola in sillabe

        •  Riconoscere parole che fanno rima tra loro

        •  Riconoscere la sillaba iniziale delle parole

        •  Compiere mentalmente la fusione sillabica (se dico TA-VO-LO che parola ho pensato?)

        •  Riconoscere parole che iniziano con la medesima sillaba 

      

I bambini che mostrano difficoltà nelle attività metafonologiche, potrebbero faticare di più nell’apprendimento della letto-  scrittura.


2) Coordinazione oculo-manuale

La coordinazione oculo-manuale è la capacità di far funzionare insieme la percezione visiva e l’azione delle mani per eseguire compiti di diversa complessità. Alla soglia dei 6 anni, i bambini devono aver acquisito una buona capacità di coordinare ed integrare tra loro la percezione visiva ed i movimenti della mano e delle dita e dovrebbero essere in grado di:

        • Ricopiare correttamente figure come un quadrato ed un triangolo, dentro uno spazio definito

        • Seguire un tracciato di griffonages (ovvero un percorso grafico) con precisione

        • Ritagliare accuratamente

        • Ricopiare qualche letterina in stampatello, anche se in modo non preciso

        • Riuscire a scrivere il proprio nome

        • Colorare all’interno dei confini del disegno

     

3) Discriminazione uditiva e visiva

DISCRIMINAZIONE VISIVA: Permette di confrontare immagini simili e di coglierne le caratteristiche più importanti e permetterà, all’ ingresso scolastico, di riconoscere un grafema dagli altri segni grafici.

DISCRIMINAZIONE UDITIVA: Permette di riconoscere le caratteristiche fonetiche di un messaggio per poterlo ricordare e  riprodurre, ed è importante per i futuri apprendimenti poiché molti fonemi sono simili a livello uditivo (es. p/b).


4)Abilità logico-matematiche

Altre abilità importanti sono quelle che riguardano il precalcolo: per prepararsi all’apprendimento della matematica i bambini hanno bisogno di alcuni prerequisiti di base come la capacità di stimare le quantità e fare un confronto distinguendo insieme più o meno numerosi, quantificare gli oggetti, riconoscere i simboli numerici e saperli associare a una quantità. Solitamente alla scuola dell’infanzia si insegna a contare e riconoscere i numeri fino al 10; questo rappresenta una base sufficiente per l’inizio della scuola primaria.

      

5) Abilità narrative

L’abilità di raccontare storie ed eventi personali inizia a svilupparsi già intorno ai 3 anni, quando il bimbo inizia a raccontare brevi script autobiografici, e continua ad evolversi e ed arricchirsi durante il corso della vita.

      

6) Attenzione e Memoria  

Attenzione e Memoria sono due funzioni cognitive trasversali, ossia che hanno un ruolo fondamentale per quasi tutte le nostre  competenze, non solo scolastiche. In maniera specifica, però, i bambini che si preparano alla scuola primaria devono aver sviluppato una buona competenza di Attenzione sostenuta e selettiva, quindi:

      • mantenere l’attenzione per almeno 10-15 minuti, in un’attività a tavolino

      • restare focalizzati su un’attività senza farsi distrarre da altri stimoli

      • mantenere il focus attentivo su uno stimolo sia a livello visivo che  uditivo 

     

La memoria di lavoro ci permette di mantenere in memoria e al tempo stesso di manipolare delle informazioni. È cruciale negli apprendimenti in particolare nei compiti di tipo matematico e nella comprensione verbale. 


7) Denominazione rapida

La denominazione rapida automatizzata(RAN) rappresenta la capacità di nominare rapidamente una sequenza ripetuta casualmente di lettere, numeri, oggetti o colori. Questo meccanismo di riconoscere lo stimolo, reperire e dire velocemente il nome e, contemporaneamente, spostare già l’occhio sullo stimolo successivo, rappresenta il meccanismo alla base del processo di lettura. Diversi studi hanno evidenziato come una buona abilità di denominazione rapida già presente nei bambini di fine scuola materna, corrisponda poi ad una maggiore correttezza e rapidità di decodifica nella vera e propria lettura.


Il potenziamento dei prerequisiti è fondamentale per i bambini che presentano alcune fragilità al fine di ridurre al minimo il rischio di insuccesso scolastico. 

Chiaramente ogni bambino ha i sui tempi per lo sviluppo di tali abilità, ma esistono delle finestre temporali all’interno delle quali si richiede lo sviluppo di una determinata competenza: un ritardo o l’assenza di tale sviluppo deve essere un  indicatore per genitori e insegnanti.